Il comune di Salve (LE) ha sviluppato un progetto complessivo nel quale è stato previsto un intervento di rinverdimento del bacino di Torre Pali. Si tratta di un vasto specchio d’acqua realizzato negli anni ’30 del secolo scorso per bonificare l’area paludosa che si trova dietro le dune della splendida spiaggia che da Marina di Salve va a Pescoluse. Lo sviluppo turistico e la grande presenza di visitatori ha suggerito ai progettisti di individuare una soluzione che permettesse di migliorare uno specchio d’acqua completamente privo di vegetazione. La scelta si è indirizzata sulle isole galleggianti vegetate AquaGreen® Tipo SRD. Sei elementi singoli sono stati uniti per formare una struttura più complessa ottenendo otto isole galleggianti vegetate distribuite lungo l’arco del bacino. La posa delle isole galleggianti vegetate ha avuto luogo nel novembre 2022. Lo scopo dell’intervento cerca di raccogliere gli effetti tipici dei nostri sistemi galleggianti vegetati: migliorare il paesaggio in un ambiente impoverito, introdurre nuovi habitat in uno specchio d’acqua privo di vegetazione, migliorare le caratteristiche dell’acqua attraverso le capacità fitodepurative della vegetazione. Il progetto ha previsto l’utiizzo di tappeti a Phragmites australis. Le piantine sono state ottenute da seme germinato nel vivaio Euland nel 2021. Dopo il trapianto sulle biostuoie in cocco nel settembre 2021 si è eseguito l’aggancio sui tappetini galleggianti nel maggio 2022. La coltivazione ha permesso di ottenere materiale ben vegetato e radicato che avrà la possibilità di affermarsi nell’area in cui è stato posizionato trovando le condizioni favorevoli allo sviluppo.
Il 30 giugno 2022 alcuni professionisti iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Novara e Verbania hanno partecipato a una giornata informativa presso Euland. Il responsabile, dott. Valter Porzio, ha accompagnato i partecipanti in una visita in vivaio dove ha illustrato i materiali in coltivazione: a partire dalle piante ottenuta da seme sono state osservate le biostuoie vegetate ArmaFlor®, le isole galleggianti flessibili AquaGreen® tipo SRD e le isole galleggianti rigide AquaGreen® tipo SK24A, i rulli prevegetati. Alla visita in vivaio è seguito un momento di illustrazione delle applicazioni che sono state eseguite da Euland utilizzando i materiali visti in vivaio esponendo modalità di esecuzione, risultati conseguiti e problematiche emerse.
La Provincia di Cremona ha incaricato Euland di installare 8 isole galleggianti AquaGreen® SK24-B nel bacino di una cava di sabbia e ghiaia esaurita da tempo. Lo scopo delle isole galleggianti è quello di offrire uno spazio di nidificazione alle sterne. Il responsabile dell’ufficio Fauna ha realizzato delle sagome che fungono da richiamo per gli adulti.
Incrementata la dotazione di isole galleggianti in un sito del Parco del Ticino: obiettivo incrementare gli habitat a disposizione del Cavaliere di Italia per la nidificazione. L’isola galleggiante è stata perimetrata da una rete per impedire l’accesso ai cigni. Con l’inserimento del gruppo di 4 elementi AquaGreen® SK24-B il numero di isole galleggianti prive di vegetazione nel sito è salito a cinque per un totale di circa 50 metri quadrati. Ai vertici di ogni singolo elemento sono stati posizionati dei coppi per proteggere i pulcini dai predatori. Sullo sfondo della foto è riconoscibile il canneto galleggiante messo in opera da Euland nel 2019
Nel bacino di pesca in comune di Lissone, gestito dalla ASD Cannnisti Muggiò, è stato sviluppato un progetto di miglioramento delle condizioni ecosistemiche. Il bacino, di origine artificiale, è impermeabilizzato ma ha evidenziato l’idoneità ad accogliere diverse specie ittiche. La necessità di offrire loro degli spazi idonei a supportare la riproduzione naturale ha indirizzato la gestione a posizionare un gruppo di isole galleggianti. Sono state individuate le AquaGreen® isole galleggianti a tappeto di tipo SRD grazie alla loro flessibilità e adattabilità alle condizioni del luogo. Il progetto ha individuato due aree di posa in cui la pesca è vietata: una zona ad ansa in cui le isole galleggianti AquaGreen® tipo SRD sono state posizionate accoppiate a formare un rettangolo di m 7,50 x 5 e una zona lineare che ha permesso di mettere in acqua un nastro lungo 25 metri. Le isole galleggianti AquaGreen® Tipo SRD sono state vegetate con piante autoctone, raccolte nella zona del parco del Ticino e coltivate nel nostro vivaio: Carex elata, Carex acutiformis, Juncus effusus, Lythruma salicaria, Sparganium erectus, Iris pseudacorus, Butomus umbellatus
L’impiego di isole galleggianti vegetate consente di introdurre strutture con vegetazione laddove i livelli idrici non consentono l’affermazione di flora elofita. Il progetto originale dell’intervento nell’area SIC “Il Casone del Partigiano” prevedeva la realizzazione di due isole in terra. Questo avrebbe significato lo svuotamento del bacino, la movimentazione di terreno, l’impianto di specie vegetali e il nuovo riempimento. Lo svuotamento e la movimentazione di terreno sicuramente avrebbero determinato impatti negativi sui pesci, gli anfibi e rettili che vivono nell’area oltre al disturbo degli uccelli a causa della presenza di mezzi meccanici per un periodo di tempo abbastanza lungo. In poche ore sono state installate due isole galleggianti vegetate AquaGreen® Tipo SRD, una di 20,65 metri quadrati, l’altra di 26,55: senza modificare nulla della situazione esistente. Le isole sono occupate da vegetazione elofita (Typha, Carex, Iris, Phragmites, Lythrum, Alisma, Butomus, Sparganium) ottenuta da semi raccolti nel Parco del Ticino, germinati nel maggio scorso e trapiantati su biostuoia in cocco nell’ultima decade di luglio. Le biostuoie vegetate sono state posizionate sul galleggiante. Al di sotto di questo è stata inserita una retina per proteggere gli apparati radicali dai pesci erbivori. L’utilizzo di sistemi flessibili ha permesso di movimentare e trasportare velocemente il prodotto.
E’ disponibile su richiesta il manuale “Isole Galleggianti Artificiali. ecotecnologie per il trattamento delle acque e per il miglioramento degli habitat“.
Attraverso una importante raccolta bibliografica in 80 pagine viene riportata la storia delle isole galleggianti artificiali, le applicazioni, i risultati ottenuti e ottenibili, le indicazioni per una corretta progettazione.
Nel capitolo finale del manuale sono specificati i sistemi che Euland ha a disposizione per le differenti esigenze: https://www.euland.biz/applicazioni/isole-galleggianti/ ovvero https://www.euland.biz/prodotti/aquagreen/.
Dell’idea originale che, alla fine degli anni ’70, ha spinto il tedesco Lothar Bestmann a produrre le schimmkampen non si è modificato molto. Sono stati sviluppate isole galleggianti più e meno elaborate e si sono approfonditi gli studi sull’azione delle piante.
I risultati sono davvero interessanti e indicano come la natura abbia già trovato le soluzioni.
Recentemente le isole galleggianti sono state riconosciute come Ecotecnologie a bassa energia e installate in molti laghi USA, dove vi sono almeno 15 compagnie produttrici. Si ricorda che Mitsch (1988) ha definito ecoingegneria (ecological engineering) e ecotecnologia come la parte di progettazione della società umana con il suo ambiente naturale per il beneficio di entrambi. Sudo (2000) ha poi implementato la definizione parlando di ecotecnologia ambientale per descrivere la tecnologia che utilizza le funzioni degli ecosistemi per ricostruire ambienti distrutti.
E’ possibile richiedere il manuale, specificando se in formato.pdf o iBooks, inviando una mail a info@euland.biz.
Isole galleggianti a Milano. L’edizione 2016 di MyPlant&Garden ha selezionato 30 prodotti che sono stati esposti nella Vetrina delle Eccellenze. Le isole galleggianti di Euland sono state scelte fra i trenta. Non era possibile montare un’isola galleggiante nelle dimensioni reali per cui è stato esposto un acquario contenente un modellino di isola galleggiante su cui erano in crescita uno Juncus e un Scirpus.
Le isole galleggianti stanno evidenziando la loro importanza non solo per gli aspetti estetici e di miglioramento degli habitat ma, soprattutto, come sistemi tecnici per il trattamento delle acque
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